Lensflare - Ultraviolet Phase: 2
Ed eccoci di nuovo a parlare di un musicista romano di cui ho già recensito "La Valle dell'Inferno" qualche mese fa: Lensflare, di cui questa volta ho ascoltato la seconda parte di un progetto iniziato nel Luglio 2017, sto parlando di Ultraviolet Phase: 2.
Ho notato subito il classico taglio dato alle copertine di Lensfleare: carattere bianco sia per il nome dell'autore, posto in alto a sinistra e sia per il nome del progetto posizionato in basso mentre nel mezzo si visualizza l'immagine rappresentativa, quasi fosse una finestra che si affaccia sul tema dell'album.
In Ultraviolet Phase: 2 ci sono tre tracce per un totale di circa 60 minuti di musica.
Sentendo il primo brano di Ultraviolet Phase: 2 ho notato subito una netta differenza con la prima parte di questo lavoro pubblicato come detto sopra a luglio 2017. Vi lascio il link QUI alla prima parte per chi volesse farne un ascolto, cosa che consiglio vivamente visto le differenze presenti in Ultraviolet Phase: 2.
In Ultraviolet del 2017 ho sentito un Lensflare più "cosmico" rispetto all'attuale, con sonorità molto simili a quelle di Jean Michelle Jarre piuttosto che dei Tangerine Dream (il bellissimo Tangram) anche se ovviamente trattate ed affrontante in modo del tutto diverse. In Ultraviolet Phase: 2 invece sento un Lensflare più sperimentale, più dedito ad una ricerca sonora attraverso l'utilizzo delle sinusoidi in battimento ed adeguatamente panpottate, con spesso lunghi e profondi glissandi dove la prima traccia (Cosmic Radiation) ne è portavoce e che ho considerato una "introduzione" all'album molto particolare e altrettanto interessante.
Andando avanti con l'ascolto nella seconda traccia (Time Warp) ho apprezzato molto quell'interessante spruzzata di sperimentale e ricerca sonora che mi ha tanto affascinato. Molto particolare e dettagliato il trattamento delle sinusoidi, cosi vive e movimentate, inoltre sempre nella seconda traccia la FM regna sovrana dando vita a misteriose masse sonore in continuo movimento che percorrono traiettorie imprevedibili.
Nel'ultima traccia (Gamma Decay) Lensflare ci presenta nei primi minuti iniziali una sperimentale mischiata alle timbriche della cosmic music che tanto amiamo per poi pian piano dar voce ad un sequencer che "aprirà le danze" al classico stile di Lensflare. Nel complesso lo reputo un ottimo mix tra una sperimentale che arriva a toccare le timbriche di una sinusoide non trattata ed una fantastica Berlin School! Ne consiglio a tutti l'ascolto.
Vi lascio il link a Ultraviolet Phase: 2, reinvito anche ad eseguire l'ascolto della prima parte di questo progetto.
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